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Insieme per raddrizzare questo Mondo

È nato il Comitato culturale il Mondo al Contrario per difendere la libertà di espressione.


Ma la libertà di espressione di chi?

Di tutti gli italiani che ormai da troppo tempo non possono più chiamare le cose con il proprio nome perché i “guardiani del pensiero unico” lo impediscono attraverso l’utilizzo della gogna mediatica e sociale.


Accade così che i termini di famiglia naturale, oppure tradizionale, diventano discriminatori e quindi politicamente scorretti nei confronti di quella minoranza che ha optato per una aggregazione sociale diversa (liberissimi di farlo).

Ecco subito l’alzata di scudi degli alfieri del politicamente corretto. Diversa da chi? La società deve essere inclusiva e parlare di diversità risulta divisivo, discriminatorio.

Il risultato? La dittatura delle minoranze che ha prevaricato il concetto di democrazia, in cui la maggioranza decide e il resto si adegua. Nulla è casuale, tutto è funzionale al raggiungimento di uno scopo: impedire di vivere pacificamente rispettando il codice della maggioranza e obbligare la società ad accettare tanti codici e tanti comportamenti di eguale rango e dignità che dovrebbero coesistere a prescindere dalla maggioranza.

Se non è dittatura questa…


Esprimersi liberamente significa anche contestare scelte discutibili di una élite politica che si accanisce contro la “pandina” Euro 3 del pensionato ics che vive alla periferia di Busto Arsizio per indurlo a comprare costosissime auto elettriche che non si potrà mai permettere (e quindi rimarrà a piedi).


Esprimersi liberamente significa anche mettere in discussione la società multiculturale e multietnica come valore assoluto e imprescindibile.

“Un paese composto da più civiltà è un paese che non appartiene a nessuna civiltà” sosteneva Samuel P. Huntington. La Storia ha dimostrato che si corre il rischio di perdere la coesione sociale, ovvero il collante che tiene insieme una Nazione.

L’immigrazione fuori controllo rappresenta un rischio per la sicurezza di tutti gli italiani che desiderano in futuro continuare a chiamarsi tali.

Tuttavia, un’affermazione del genere, basata su un semplice assunto di buon senso, farebbe scattare immediatamente la tagliola del “razzismo”, la cui molla è sempre ben caricata dai “guardiani del pensiero unico”.


Esprimersi liberamente significa anche mettere in discussione quelle politiche che, in nome del garantismo più assoluto, limitano aspramente la possibilità di difendere sé stessi, il proprio nucleo familiare o la propria attività.

Vorremmo non essere più additati come “assatanati giustizieri” se pretendiamo di difenderci in casa nostra quando veniamo aggrediti con la nostra famiglia in piena notte.

La legittima difesa non può e non deve mai essere messa in discussione quando agiamo per tutelare il bene più prezioso: la vita dei nostri cari e la propria.

Lo Stato dovrebbe intervenire prima con la prevenzione, ma quando ciò non accade spetta a noi difenderci con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione perché il diritto alla vita è sacro.

Esprimersi liberamente significa anche rimettere al centro il concetto di Patria, che non ha connotazioni politiche. Essere patrioti non è di destra né di sinistra.

La Patria, recita l’enciclopedia “Treccani”, è quel territorio abitato da un popolo e al quale ciascuno dei suoi componenti “sente” – le virgolette sono dell’autore – di appartenere per nascita, lingua, cultura e tradizioni.

Come qualsiasi percepito, quell’umano “sentire” è un sentimento soggettivo che dipende da una infinita variabilità di fattori sociali, culturali e non ultimo, di istruzione.

Crediamo, però, che non ci sia peggior destino per un popolo di non sentire alcuna appartenenza ad una Patria perché è a quel determinato territorio che deve la sua esistenza, sia essa per nascita o per scelta di residenza.


Esprimersi liberamente, infine, perché in tanti ce lo avete chiesto, significa anche avere il diritto di scegliere le cure sanitarie cui riteniamo opportuno sottoporci.

Dal momento che il Comitato si basa sulla libertà di espressione, parimenti si deve lasciare pieno libero arbitrio per quanto concerne il diritto alla cura, che non dovrebbe mai trasformarsi in imposizione da parte dello Stato.


Insieme, questo mondo al contrario, possiamo ancora raddrizzarlo!

12 commenti

12 comentários


Convidado:
22 de mai.

E aggiungo che è proprio il ritenervi un qualcosa al di sopra di tutti gli altri che vi porta a pensare di poter disporre di tutto e tutti e a piegare le vite e il volere di chiunque a vostro piacere.

La mia eccezione conferma la regola: la muffa cresce anche da voi.


Siete abili oratori INTORTATORI. Ma siete discendenti dalle stesse scimmie da cui discendiamo tutti noi altri.


Un caro saluto,


Curtir

Convidado:
22 de mai.

Raddrizza innanzitutto coloro a cui fai capo.

Insegnagli i valori e a non abbandonare una donna in gravidanza per poi tornare, e scappare di nuovo lasciandola sola con una bambina di 9 mesi togliendole luce e gas e rendendole per due anni la vita un inferno. Dove erano qui i valori che vi guidano? Quando ho sporto denuncia per maltrattamenti e lesioni personali?


Nessuno è degno di ritenersi al di sopra di nessuno.


Un po' più di umiltà magari, umani lo siamo tutti.

Curtir

corrado brin
corrado brin
01 de set. de 2023

Promozionare pubblicizzare al massimo il libro con il passa parola è cosa buona e

Curtir

merlindavide971
31 de ago. de 2023

Ieri sera su zona bianca, ho assistito al intervento del generale Vannacci. Ha dibattuto bene, ha saputo esprimere con chiarezza le domande poste. Ci fosse stata meno animosita' nei suoi confronti, è più interesse verso il cosa voleva esprimere; sarebbe stato un confronto più "educativo" per tutti. Sto' terminando di leggere il libro, ( pag. 268) è di mostruosità non né ho lette. Solo tanto buonsenso. Ad ora, in lettura fatta; non ha mai offeso nessuna persona o gruppi di persone. Solo, esprime l'ovvio. Di fuori dal contesto tante persone che ponevano domande, ma il libro "chiaramente" non lavevano letto... al limite una occhiata con la tecnica della lettura veloce; o riportata da cuciture veloci. Questa è la mia modest…

Curtir

Angela R.
Angela R.
30 de ago. de 2023

Rivoluzione gentile atta a creare valore per tutto e tutti perché alla fine la società la creiamo noi con le nostre scelte e soprattutto con le nostre non scelte! Onoriamo la vita sempre con il cuore assieme.....

Curtir
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